Nuovo Progetto Individualizzato DSA-ADHD-BES

La Cooperativa Mirjac Onlus, in collaborazione con la Tutti giù per Terra Onlus, sempre attenta alle esigenze dei propri utenti e alle numerose richieste delle famiglie per nuovi servizi e attività da offrire ai nostri bambini e ragazzi, ha deciso di impegnarsi in un nuovo progetto innovativo nella modalità di esecuzione, di altissima qualità, grazie all’équipe clinico-terapeutica che lo realizzerà, e molto ambizioso in quanto si cercherà di far fronte alle richieste di intervento non solo a Roma e nel Lazio, ma in tutta Italia.

Lo sforzo da parte della Cooperativa sarà grande e impegnerà tutta la nostra equipe clinica altamente qualificata e specializzata nei DSA-ADHD-BES, in particolare una delle più grandi esperte in questo settore che abbiamo il piacere di avere con noi, la Dott.ssa Maria Caccetta, coinvolgendo in prima persona anche la nostra Presidente, la Dott.ssa Fabiana Sonnino, che guiderà e supervisionerà personalmente l’andamento del nuovo progetto monitorando e intervenendo, come già fa normalmente nei progetti già in essere, su ogni nuovo caso che verrà preso in carico.

Il progetto

Per i ragazzi che presentano un Disturbi specifico dell’apprendimento (DSA), o un disturbi del comportamento o difficoltà tali da essere inquadrati come bambini/ragazzi con bisogni educativi speciali (BES) l’equipe clinica prevede quanto di seguito elencato.

L’idea progettuale presentata intende sopperire alle lacune e carenze individuate in fase di analisi del contesto e dei bisogni, in ottica di sussidiarietà orizzontale rispetto ai servizi pubblici.

Esso si articolerà in vari momenti clinici e terapeutici, quali:

  • redazione di un progetto riabilitativo individualizzato sulla base delle difficoltà presentate;
  • coordinamento tra intervento,scuola e famiglia;
  • supervisione periodica dell’intervento da parte dello specialista clinico;
  • intervento di parent training condotto dallo specialista clinico;

Fasi cliniche del Progetto:

  • Presa in carico: primo colloquio

Una prima consulenza con la famiglia sarà svolta dall’équipe clinica presso la sede oppure tramite colloquio telefonico o da remoto , a seconda delle necessità. L’obiettivo di questo consulto iniziale sarà quello di elaborare un’analisi della domanda, di discutere le esigenze della famiglia e di individuare l’intervento più appropriato.

Tipologia di intervento: colloquio clinico

Sede: presso la sede della Cooperativa e/o presso il domicilio della famiglia/ via skype.

  • Valutazione diagnostica, normativa, funzionale

La seconda fase del progetto prevede alcuni incontri di valutazione in cui l’équipe della Cooperativa effettuerà osservazioni strutturate e somministrazione di test standardizzati. La valutazione sarà orientata a effettuare una diagnosi, se non ancora ricevuta, e a individuare il funzionamento emotivo-cognitivo del bambino, ragazzo. In base ai risultati della valutazione l’équipe individuerà gli obiettivi su cui focalizzare gli interventi sulla persona.

In particolare saranno somministrati i seguenti test clinici: WISC IV per la valutazione del funzionamento cognitivo, test specifici per valutare gli apprendimenti , test proiettivi e psico-affettivi;

I risultati della valutazione saranno discussi con la famiglia e presentati in una relazione clinica che verrà consegnata agli interessati.

Tipologia di intervento: Valutazione clinica

Sede: presso la sede della Cooperativa e/o presso il domicilio della famiglia.

  • Supporto alla Genitorialità e altre Consulenze Professionali

Sulla base dei risultati delle valutazioni effettuate, una volta individuati gli obiettivi di intervento, l’équipe della Cooperativa proporrà alla famiglia, a seconda delle necessità, uno o più dei seguenti interventi, volti all’empowerment di tutte le figure che si occupano della persona e allo sviluppo di una buona collaborazione tra famiglia e professionisti implicati.

Parent Training: nasce con l’obiettivo di potenziare e valorizzare le risorse individuali e genitoriali di cui ciascuno è portatore e che, a volte, fatica a riconoscere e/o esprimere, ma anche per favorire nei partecipanti l’acquisizione di specifiche competenze educative e delle annesse capacità di autovalutazione e automonitoraggio.

Grazie a questa tecnica i genitori hanno l’opportunità di incontrarsi e di parlare con altri genitori in un contesto protetto e guidato. I workshop e le sessioni didattiche si concentrano sull’insegnamento ai genitori di strategie educative e sulla collaborazione tra genitori e professionisti.

Tipologia di intervento: gruppi di supporto/empowerment/psico-educazione

Sede: presso la sede della Cooperativa

Consulenze agli insegnanti – Teacher Training: l’équipe sarà disponibile a fornire supporto e formazione ai referenti della scuola frequentata dai bambini o ragazzi, coordinando il lavoro didattico con gli altri interventi in essere sulla persona.

Tipologia di intervento: consulenza/supervisione

Sede: presso la sede degli Istituti Scolastici. 

Supervisione/Monitoraggio: si prevedono incontri di supervisione degli operatori che lavorano a diretto contatto con il bambino/ragazzo, per monitorare il perseguimento degli obiettivi prefissati.

Tipologia di intervento: consulenza/supervisione

Sede: presso la sede della Cooperativa e/o presso il domicilio della famiglia.

Supervisione clinica: incontri di rete in cui è presente il supervisor, l’equipe clinica, operatori, beneficiario e i suoi genitori al fine di ottenere una valutazione del caso ex ante, in itinere o ex post. 

Tipologia di intervento: consulenza/supervisione

Sede: presso la sede della Cooperativa

Coordinamento di rete: si prevedono incontri di coordinamento con i referenti dell’équipe socio-sanitaria e dei servizi sociali che si occupano della persona, in modo da concordare in itinere il programma di intervento specialistico.

Tipologia di intervento: coordinamento

Sede: presso la sede dei servizi socio-sanitari.

Workshop formativi (genitori/operatori/insegnati): le sessioni formative saranno focalizzate a fornire competenze sullo sviluppo emotivo, la gestione del comportamento, la strutturazione degli spazi e lo sviluppo delle autonomie, l’acquisizione di competenze al fine di promuovere lo sviluppo delle capacità di metacognizione.

Tipologia di intervento: gruppi di supporto/empowerment/educazione

Sede: presso la sede della Cooperativa

Risultati Attesi:

 Migliorata qualità della vita della persona nel suo contesto quotidiano, attraverso strategie di intervento che potenzino le sue capacità reali ed emergenti;

  • Acquisizione di competenze e strategie per vicariare funzioni neuropsicologiche deficitarie;
  • Migliorate competenze comportamentali e generalizzazione a più contesti;
  • Accresciuta formazione e consapevolezza dei genitori e delle altre figure professionali che si occupano del bambino/ ragazzo.

Chi siamo e come operiamo

Il nostro impegno è dare assistenza specialistica a bambini ma anche ai ragazzi più grandi fino ai giovani adulti che presentino disturbi dai più lievi ai più gravi: disturbi dello sviluppo, difficoltà di tipo DSA/BES fino ad arrivare ai disturbi dello spettro autistico;  il cercare e il perseguire la stretta collaborazione degli specialisti nelle discipline più varie che intervengono nella cura e nell’assistenza ai bambini – neuropsichiatri, psicoterapeuti, logopedisti, assistenti domiciliari, insegnanti e con chi quotidianamente vive il problema della disabilità, le famiglie.

Per ottenere questo realizziamo ogni anno tante attività e vari percorsi, “progetti” (con il contributo finanziario di importanti e grandi Fondazioni che permettono ad un bacino molto variegato, a livello di possibilità economiche, di partecipare alle nostre attività e laboratori) che si sono dimostrati nel tempo molto efficaci e che garantiscono ottimi risultati.

Tutta l’équipe clinica, compresa la Presidente, la Dott.ssa Fabiana Sonnino, studia ogni caso individualmente in modo approfondito, per valutare quale sia l’inserimento migliore in uno dei progetti, valutando in base alle caratteristiche del bambino/ragazzo (età, livello di gravità e tipologia del disturbo, interessi, disponibilità orarie etc.) il percorso più adatto ed efficace per lui/lei.

DSA-ADHD-BES: cosa sono?

Cerchiamo di approfondire la materia e chiarirci le idee con la nostra esperta del settore la psicologa e psicoterapeuta Dott.ssa Maria Caccetta che ci spiega cosa sono e come affrontarli:

I Disturbi Specifici Dell’apprendimento (Dsa)

COSA SONO

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) si manifestano come una compromissione della capacità di lettura, di scrittura e di calcolo. Riguardano bambini con un’intelligenza nella norma, che non hanno problemi sensoriali (vista, udito) o neurologici e che hanno avuto adeguate possibilità di familiarizzare con la lingua scritta. La caratteristica di questa classe di disturbi è la loro “specificità”, in quanto coinvolgono uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Nello specifico si differenziano in: dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia.

Sono disturbi su base neurobiologica, che dipendono dal funzionamento alterato di alcune regioni cerebrali coinvolte nei processi di apprendimento, sono di natura genetica e spesso i familiari dei bambini con tali disturbi hanno presentato o presentano problemi simili.

Non dipendono dall’impegno o dall’esercizio, né da traumi infantili, né dalla volontà del bambino.

Nella realtà scolastica odierna i bambini con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) caratterizzando circa il 3.5% della popolazione scolastica cui si aggiungono un’altra percentuale, non chiaramente identificata, di bambini con difficoltà d’apprendimento e di bambini non riconosciuti.

LA LETTURA, LA SCRITTURA E IL CALCOLO

Le abilità di lettura, scrittura e calcolo costituiscono le cosiddette abilità strumentali di base che condizionano quasi tutti gli aspetti dell’apprendimento di uno studente.

Nelle scuole spesso ci sono alunni che faticano a studiare, a restare attenti, ad apprendere, ad avere un risultato soddisfacente. In alcuni casi si tratta di ragazzini che non dedicano sufficiente tempo allo studio, ma in molti altri casi si tratta di alunni che presentano un vero e proprio disturbo neuropsicologico, quale DSA.

La presenza di un disturbo specifico dell’apprendimento ha un impatto significativo sia a livello individuale (frequente abbassamento del livello curriculare conseguito, prematuro abbandono scolastico) sia a livello sociale (riduzione delle potenzialità sociali e lavorative dell’individuo).

L’acquisizione della lettura e della scrittura richiede una serie di abilità complesse che si costruiscono gradualmente nel corso della scolarizzazione. Lo sviluppo dell’abilità di lettura, ad esempio, richiede la capacità di attribuire un suono e un significato a una sequenza di segni. Tutto il processo di apprendimento della lettura e della scrittura nasce dalla capacità di integrare aspetti linguistici e aspetti visivi. L’apprendimento matematico, invece, richiede la capacità di rappresentare le quantità e le operazioni di calcolo.

Le abilità appena descritte vengono acquisite entro il secondo e il terzo anno della scuola primaria.

QUANDO E COME SI MANIFESTANO

Il bambino con difficoltà nella lettura per leggere si affatica, impiega molto tempo, commette diversi errori, mostra una lettura poco fluida e può manifestare anche difficoltà di comprensione del testo. ll bambino con difficoltà nella scrittura fatica ad applicare le regole ortografiche (doppie, impiego dell’h, accento, sc, gn, gl). Inoltre, spesso ha una grafia disordinata e poco intellegibile. Generalmente non riesce a prendere appunti completi o a copiare dalla lavagna.
Il bambino con difficoltà nell’area del calcolo può avere difficoltà nell’associare il numero alla quantità, nell’utilizzo dei simboli, fatica a memorizzare le tabelline e a svolgere i calcoli a mente a ricordare definizioni etc.

LA DIAGNOSI

La diagnosi può essere posta dal mese di gennaio del secondo anno della scuola primaria per la compromissione delle abilità di lettura e di scrittura e alla fine della terza classe di scuola primaria per la compromissione delle abilità di calcolo.

Secondo il DSM-5, per fare diagnosi di DSA devono essere presenti i seguenti sintomi:
-Lettura delle parole imprecisa o lenta e faticosa;
-Difficoltà nella comprensione del significato di cui viene letto;
-Difficoltà nell’ortografia;
-Difficoltà nell’espressione scritta;
-Difficoltà nel padroneggiare il concetto di numero, i dati numerici e di calcolo;
-Difficoltà nel ragionamento matematico.

Le abilità scolastiche dunque devono essere notevolmente al di sotto delle attese per l’età cronologica del bambino e causano una significativa interferenza con il rendimento scolastico e con la vita quotidiana.

Si possono distinguere 3 presentazioni cliniche:
-Disturbo Specifico di Apprendimento con compromissione della lettura (definito generalmente Dislessia);
-Disturbo Specifico di Apprendimento con compromissione dell’espressione scritta (definito generalmente Disortografia o Disgrafia);
-Disturbo Specifico di Apprendimento con compromissione del calcolo (definito generalmente Discalculia).
ITER VALUTATIVO

Una corretta valutazione è fondamentale perché permette di evitare che l’alunno accumuli esperienze frustranti dovute al fallimento nelle sue capacità d’apprendimento.
Nella maggior parte dei casi, infatti, questo incide negativamente anche sull’equilibrio psico-emotivo e relazionale. Frustrazione scolastica, senso di inadeguatezza, giorno dopo giorno influenzano la costruzione del senso di sé e l’autostima.

La valutazione prevede:

  • una visita neuropsichiatrica per escludere la presenza di disturbi neuro-sensoriali;
  • la somministrazione di una prova cognitiva (WISC-IV), per appurare che il livello intellettivo del bambino sia nella norma;
  • la somministrazione di specifici Test Diagnostici con cui vengono indagate:
  • le capacità di lettura, scrittura, calcolo e comprensione del testo scritto;
  • le capacità visuo-spaziali (es. l’orientamento e la gestione dello spazio del foglio, il riconoscimento, tra tanti stimoli, di stimoli bersaglio ecc..);
  • le competenze meta-fonologiche (cioè la capacità di distinguere e manipolare i suoni che compongono le parole);
  • la sfera cognitiva, della Memoria, del Linguaggio e dell’Attenzione.

La maggior parte di tali Test si svolgono utilizzando solo carta e matita, alcune sono “prove a tempo” e in tal caso viene specificato.

TRATTAMENTO

Intanto è importante sottolineare che nel bambino con DSA non dobbiamo aspettarci, anche intervenendo, l’improvvisa scomparsa della difficoltà, ma un lento e progressivo percorso di miglioramento, che in molti casi non porta, come già detto, alla remissione totale del disturbo. In considerazione di questo, lo scopo di un trattamento rivolto ad un bambino con DSA include diversi aspetti quali:

  1. favorire la migliore evoluzione delle competenze in esame, nonostante la presenza di uno specifico deficit;
  2. fornire strumenti e strategie per poter apprendere attraverso “strade alternative a quella deficitaria”;
  3. “gestire” nel modo migliore la situazione di difficoltà;
  4. evitare che si sviluppino altre forme di disagio.

Oltre a un intervento riabilitativo è spesso utile l’inserimento di un tutor specializzato ovvero una figura che possa fornire al bambino strategie efficaci sul metodo di studio. Sulla base della diagnosi e del progetto riabilitativo è utile applicare nel contesto scolastico anche specifici strumenti compensativi e/o misure dispensative come previsto dalla legge 170/2010 sui disturbi dell’apprendimento.
Le evidenze scientifiche, sempre più, sottolineano l’efficacia della presa in carico globale e degli interventi riabilitativi nella riduzione dell’entità del disturbo nel rendimento scolastico, nonché della prognosi complessiva (psichiatrica e sociale) a lungo termine.

La precocità e la tempestività dell’intervento appaiono sempre più spesso in letteratura tra i fattori prognostici positivi: purtroppo i dati del servizio Sanitario nazionale sono scoraggianti, i tempi medi di attesa, infatti, per una valutazione possono variare da 10 a 20 mesi, mentre per una presa incarico globale (trattamento riabilitativo) di bambini/ragazzi con DSA è di circa 2 anni, dati che sottolineano la necessità di rivolgersi ad altri centri al fine di favorire un buon percorso scolastico di bambini/ragazzi con disturbi specifico dell’apprendimento e per ridurre il disagio e gli insuccessi che altrimenti sarebbero costretti ad accumulare.